coregiuola III.274; gl. XXVI.37.
‘Tipo di erba (Polygonum aviculare) che per la sua forma è detta anche erba dei cento nodi’.
«La coregiuola è kalda, la quale, essendo rea a lo stomacho, fa menagione di ventre e fae abominatione e angoscia» (III.XV.274-275).
Lat. corigiola (Gh c6v)
In altri testi
Il termine è attestato in Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.), Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cfr. TLIO s.v.
Commento
La prima attestazione assoluta si trova in Davanzati (per cui cfr. TLIO s.v.). L’Almansore registra l’attestazione più antica del termine in un’opera di medicina.
Rosa Piro 19.3.2015