petten (I.II.110); pettene (I.II112, 117)
‘dorso della mano’; ‘metacarpo’
«E dopo la rascetta è il petten, cioè il dosso de la palma de la mano, il quale è composto di quattro ossa e all’ossa de la rascettha, con certi leghamenti molto fermi, è continuato» (I.II.109-112); «E all’ossa del pettene l’ossa de le dita si continuano, le quali in ciascun dito sono tre, de’ quali uno all’altro per giunture, con fermati legamenti, si continuano» (I.II.112-114).
In altri testi
Guglielmo da Piacenza, ms. Landiano, XIV pm. (Altieri Biagi 1970: p. 108) (GDLI § 15 s.v. pettine; TLIO s.v. u.c. 17.08.16); Fasciculo de medicina, 1494 («poi sono le ossa d(e)l pectine così chiamate de la forma (et) figura del pectine, perché esso non è nel medesimo ordine co(n) gl’altre dita» f. i3r); Mondino, Hanothomya, fine XV, koiné sett. (D’Anzi 2012 s.v.).
Commento
La prima attestazione del termine pettine si trova nell’Almansore dove, oltre al significato di ‘dorso della mano’, ha anche il significato di ‘metatarso’ («E ’l petten, il dosso del piede, è kontinuato a la rascetta del piede il quale è composto di .v. ossa», Piro 2011: p. 43); con lo stesso duplice significato si trova anche nelle traduzioni della Chirurgia di Guglielmo (cfr. la sezione In altri testi).
Nella tradizione medica latina, il termine pecten traduceva il greco kteís e indicava l’osso che sorregge il ventre. Con le traduzioni dall’arabo, il latino medievale aggiungerà a pecten anche il significato di ‘metacarpo’ e ‘metatarso’ (cfr. DESTEM s.v. pecten).
Rosa Piro 31.12.16