chartaliginosi I.XIII.33; kartilaginoso I.II.75, I.II.135
‘che ha la struttura della cartilagine’
«E la spalla da la parte k’ella si soprapone al dosso è lata, co la quale capo kartilaginoso si continua» (I.II.74-76); «E a la iunctura ch’è nel ginocchio è sopraposto uno osso ritondo kartilaginoso, cioè di tenerume, il quale è kiamato occhio del ginocchio» (I.II.135-137); «E tra questi molli anelli sono continuati panniculi e questi anelli sono duri e chartaliginosi» (I.XIII.32-33).
In altri testi
Bruno da Longobucco, Chirurgia R, XIV (Ventura 2017 s.v. cartillaginoso); Bruno da Longobucco, Chirurgia B, m. XV (ibid.).
Commento
I dizionari storici fanno risalire la prima attestazione all’Almansore (Crusca III-V, TB, GDLI, tutti s.v. cartilaginoso). L’aggettivo è presente anche in Serapiom volg., XIV ex. dove però è usato in riferimento alla crosta delle ulcere («ulceragioni cartilaginose», cfr. TLIO s.v. § 1.1 u.c. 31.1.19).
Rosa Piro 31.1.19